Relocation

L’occhio, la mano e il piede

4 Dec , 2019 Relocation

L’occhio, la mano e il piede

Nell’ambito delle “Storie di Architettura e Design” promosse dal Dipartimento di Architettura e Disegno industriale dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, mercoledì 11 dicembre 2019 alle ore 10.30 Francesco Casetti (Yale University) terrà una lectio magistralis aperta al pubblico intitolata L’occhio, la mano e il piede: i media visuali come media ambientali .

La lectio riguarderà i mutamenti del rapporto fra media e spazio in un’epoca caratterizzata dalla pervasività delle tecnologie e dall’affermazione di nuove pratiche sociali legate ai media della comunicazione. In un ecosistema che ci mantiene costantemente connessi a un’infrastruttura tecnologica diff­usa, invisibile e pervasiva, la dimensione spaziale è divenuta un aspetto fondamentale dell’esperienza mediale. I media stessi si sono trasformati in ambienti: studiati per operare dovunque, oltre che sempre, la loro identità dipende inevitabilmente dal territorio in cui allocati. La conseguenza è che lo spazio non appare più come un contenitore neutro in cui i media …

Virtually Present, Physically Invisible

13 Aug , 2018 Empathy,Immersion,Relocation,Virtual Reality

Virtually Present, Physically Invisible

The freezing cement stings my heels while, in total solitude, I find myself looking at a pair of sneakers, abandoned beneath a shiny metal bench. The bench sits against the wall of a tight and low space, almost like a container, which is illuminated by a cold, hissing neon light. They are a child’s shoes, thrown in a messy heap of other old shoes, covered with dust and abandoned in this space of suspension and waiting, the first direct reference to the hopeful yet desperate journey undertaken by many migrants across the border between Mexico and the United States, which I too, in a way, am experiencing. I too wait barefoot, in the reconstruction of a hielera in which the police have kept the migrants cramped up for days, for a red light and a siren that will tell me to go through a door. Once I pass the threshold, …

Virtualmente presente, fisicamente invisibile

12 Jan , 2018 Empathy,Immersion,Relocation,Virtual Reality

Virtualmente presente, fisicamente invisibile

A piedi nudi sulla sabbia, indosso un visore per la realtà virtuale e comincio a muovermi nello spazio. Scorgo alcune luci all’orizzonte, tutt’attorno una scarna vegetazione, sono nel deserto. Tra i cespugli un gruppo di persone – migranti che cercano di varcare il confine tra Messico e Stati Uniti – si avvicina risalendo un dosso. La polizia piomba sul posto e un elicottero volteggia minaccioso sopra la scena. Vengo investito da un fascio di luce accecante, dal rumore assordante del motore e da folate d’aria fredda smossa dalle pale del velivolo. È il caos, i militari con i fucili spianati gridano ordini. Un uomo tenta di fuggire, ma viene colpito. Ci sono delle donne, un ragazzino, un neonato tra le braccia del padre. Sui loro volti la stanchezza e la disperazione. Dopo un secondo passaggio dell’elicottero, d’improvviso tutto tace. Ora i migranti siedono attorno a un tavolo; minuscole figure umane …

Memento vitæ

26 May , 2011 Relocation

Memento vitæ

Oggi  vedere un film è un’esperienza multipla e composita, dislocata nello spazio e frammentata nel tempo, accelerata e incompleta, privata, personale e persino personalizzabile. Nuovi spazi, nuovi dispositivi tecnologici, nuovi formati, nuovi canali e forme di distribuzione, nuove pratiche sociali hanno reso davvero variegato e complesso l’universo dell’esperienza filmica. Nell’articolo Memento Vitæ, pubblicato sul n. 169 di Segnocinema, provo a domandarmi come cambia il rapporto tra cinema e memoria quando cambia la relazione fra lo spettatore e il complesso ambiente-dispositivo-film. La forma “classica” della memoria (quella della sala) è ormai perduta. Le nuove forme della “memorabilità” filmica vanno dalla memoria breve (il multiplex) alla memoria domestica (la televisione), dalla memoria versatile (il DVD) alla memoria condivisa (il peer-to-peer, lo streaming, YouTube), sino alla memoria mobile (lo smartphone).…

Concentric Relocation

26 Feb , 2011 Relocation

Concentric Relocation

I will attend the conference Networking Images. Approches Interdisciplinaires de la notion de réseaux, held at the Institut de recherche sur le cinéma et l’audiovisuel (IRCAV) of the Université Sorbonne Nouvelle – Paris 3 on March 17th-18th. In my paper Stream Flux Flow. Concentric relocation of the film experience I will argue that a film can be watched in various places, in various individual and interpersonal contexts, and by means of various devices and screens. However, this process does not simply concern the locations where films are viewed, nor the aesthetic or textual characteristics of films, nor the technical platforms of film delivery. Rather, relocation is the “displacement” of the experience (Francesco Casetti): a corpus of social and cultural needs, rules and pleasures that arose with the advent of cinema, developed as it evolved, and are still present today in the “expanded cinematic practices”. Assuming this perspective, …